Cesare Musatti – Figli e bambini
Il figlio primogenito prediletto dalla propria madre è sorretto nella vita da una tale forza, che gli fa conquistare, non soltanto nella fantasia, ma nella stessa realtà, il successo.
Il figlio primogenito prediletto dalla propria madre è sorretto nella vita da una tale forza, che gli fa conquistare, non soltanto nella fantasia, ma nella stessa realtà, il successo.
Tu piccolo scricciolo sarai per me immensamente grande.
Le amicizie più belle sono quelle dei piccoli. Sono sincere, disinteressate e senza convenienza. Sanno perdonare, ricominciare e dare priorità solo all’amicizia.
Tua madre mi disse “sono tua” in un’apertura di mani che mi lasciò morire piano, così le disegnai dentro la vita. La Tua.
Forse per la prima volta guardavo negli occhi quella somiglianza. Sentii di volerle un gran bene. Certo, l’avrei voluta diversa mamma. Appiccicosa e piena di smancerie. Ma m’amava. A modo suo m’amava. Chissà perché cresciamo col terrore, fiato sul collo, di non essere amati mai e mai a sufficienza. Quasi a non meritarlo quell’amore. Perché? Fortemente convinti di esser solo buoni a nulla, sagomati con lo scalpello della cattiveria, fucili pronti a sparar sentenze e menzogne.
Per buon senso e giustizia, in una grande famiglia all’educazione dei figli deve pensarci unicamente il padre, non gli estranei.
Urlare per farsi obbedire dai figli è come suonare il clacson per far sterzare la macchina, e di solito ottiene lo stesso risultato.