Milco Fadda – Figli e bambini
L’onestà, il coraggio, la chiarezza, il rispetto e la sensibilità sono come l’educazione, si apprendono in casa, perché alla fine sei quello che ti vivi!
L’onestà, il coraggio, la chiarezza, il rispetto e la sensibilità sono come l’educazione, si apprendono in casa, perché alla fine sei quello che ti vivi!
Figlio mio finisce qui il mio cammino terreno, ieri un uomo bellissimo mi ha presa per mano, mi ha condotto in un giardino di fiori, ricco di angeli e colori. Ho chiesto a quest’uomo dagli occhi blu, di venire a dare un ultimo saluto quaggiù, ed eccomi qui figlio mio, ti abbraccio e ti stringo, tu non mi senti ma soffio alito d’amore sul tuo volto, ti vedo bambino e poi adulto, quanto orgoglio nel vedere ciò che hai creato, la tua famiglia, il tuo operato, non essere triste per me per favore, io sarò con te dolcemente appoggiata sul tuo cuore, conterò i suoi battiti e con essi nutrirò il mio animo nell’attesa di ritrovarci in questo magnifico posto dove ora mi trovo, ora devo andare figlio mio ma conserva il mio ricordo, il mio sorriso e ogni tanto alza gli occhi al cielo, ti manderò un bacio dal Paradiso… ti amo Giovanni.Mamma.
I figliquesti esseri piccoli affettuosi e complicatiquando credi di aver fatto la cosa giustati accorgi subito che non è cosìse fai a loro qualche domandati rispondono”ma che ne so”ma da dove arrivano?Ma chi sono?Ma perché è così difficile fare il genitore?Ti portano in casa tanta allegria associata a molta confusionema se non ci fossero la nostra vita come sarebbe?I figli quanti punti interrogativi.
Mamma, il regalo più bello che ho avuto nella mia Vita.
I bambini che scappano, si guardano alle spalle per vedere se il papà li rincorre. Se non lo fa, lo aspettano, fregandosene del vantaggio.
Il bene più grande che puoi possedere nella vita è la “famiglia”. Essa contiene tutto ciò che la vita ha di meraviglioso: l’amore, il rispetto, i valori e l’eternità di tutto questo.
Se fai un figlio prenditi cura di lui. Non basta concepirlo e partorirlo per essere madre. Il suo tempo viene prima del tuo, il suo bene viene prima del tuo, lui viene prima di te! Diventando madri, non si rinuncia ad essere donna, ma accetti di crescere e di prenderti cura di qualcuno che non ha scelto di esserci e che ha bisogno di te. Lui ha bisogno della tua presenza, del tuo amore, del tuo tempo, non dei tuoi contentini a scappa tempo, dei tuoi regali per dare a lui una felicità momentanea. La felicità, la serenità di un figlio la costruisci piano piano con amore, costanza e presenza. Se vuoi essere madre, se hai scelto di esserlo, metti i tuoi desideri, le tue manie di donna mondana da parte e dedicati a tuo figlio. Hai scelto tu di metterlo al mondo, pertanto crescilo con responsabilità e maturità. Non è un pacco che lasci in giro, parcheggi dove e quando vuoi solo per i tuoi divertimenti di donna superficiale e sciocca. Perché una madre è prima di tutto una madre!