Alessandro Canella – Figli e bambini
Ai figli racconteremo tutta la vita favole, delle quali cambieranno solo trama e personaggi.
Ai figli racconteremo tutta la vita favole, delle quali cambieranno solo trama e personaggi.
Il grembo materno è il primo abbraccio di una madre.
I bambini con gli occhi parlano parole adulte. Sguardi incrociati per annuire il silenzio, è una lunga attesa, ancora ricca di speranza, speranza che non vogliamo spegnere.
Ero tanto triste che avevo cominciato a pensare che tutto andava storto nella mia vita… Ma oggi qualcosa mi ha cambiato. È venuto al mondo e mi ha fatto capire che si può riprendere tutto da zero, perché lui non ha ancora niente ma anche così sorride al solo fatto di sentire la voce della sua mamma. Mi ha insegnato che nella vita devi lottare se vuoi avere qualcosa, ma nello stesso tempo mi ha fatto capire che le cose più importanti sono i sentimenti.
Padri che rinneghiamo, che arriviamo a odiare. Tra tutti i difetti che riconosciamo nei nostri padri e contro i quali combattiamo strenuamente, il peggiore si insinua viscidamente nella nostra gestualità, sconvolgendo le nostre serene logiche inscatolate. Come se qualcuno potesse imporre al proprio sangue, di scorrere più lentamente.
La voce dei bambini viaggia sulle frequenze dell’animo.
Anche io leggo decine di cose che non condivido, dentro di me mi faccio certo un’idea. Ma se a mio figlio dovessi dire, per ogni persona che non condivide le cose in cui credo fermamente: “vedi figlio mio, quello è un coglione. E tutti quelli che dicono così sono coglioni” mio figlio crescerà un gran pezzo di merda.