Alessio Scollo – Figli e bambini
L’unico gesto di mio padre che ho apprezzato è stato quando se ne è andato via di casa.
L’unico gesto di mio padre che ho apprezzato è stato quando se ne è andato via di casa.
I figli sono nostri, ma non ci appartengono. Appartengono alla vita.
La mamma è la creatura che concepisce e custodisce gelosamente l’embrione della vita; lo fa tutto suo, lo alimenta, soffre e gioisce per lui, lo fa candidamente sbocciare in tutte le stagioni. Sei meravigliosa mamma. Un figlio non potrà mai ricambiare tutto ciò che amorevolmente gli dai.
Prometeo rubò il fuoco agli dei e lo consegnò agli uomini affinché potessero migliorare. Ma gli uomini non migliorarono affatto… anzi: bruciarono dentro quel fuoco.
I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
La mia ricchezza più grande, il mio tesoro più prezioso; porta il nome dei miei figli. Una ricchezza che non ha eguali, di inestimabile valore. Perle rare che hanno saputo dare sapore, colore e speranza ad una vita resa cupa dalle difficoltà e dalle incertezze che la imprigionavano. Ricordatelo sempre: Sarete sempre la cosa più importante per me!
Quando anche il genitore superstite non è più, il cerchio si chiude. Senti mancarti la terra da sotto i piedi, non sei più ramo sei radice, non sei più figlio, viene meno quel senso di protezione, che solo un genitore riesce a dare, non sei più il primo per nessuno, cresci, qualsiasi età tu abbia. Restano i ricordi, tanti, la nostalgia. Resta l’amore che hai ricevuto, quello non muore mai, è lì nel tuo cuore e continua a regalarti emozioni, sensazioni speciali, indimenticabili, straordinarie.