Pablo Neruda – Figli e bambini
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Far crescere un bambino senza giochi è chiedere il miele alle api da un prato senza fiori.
Un figlio che non nasce, è una una favola non raccontata.
Da piccola mi chiedevo come sarei stata da “madre”; sono caduta nel mio sogno in tenera età. Adesso mi chiedo ancora come sarò da madre perché mi rendo conto che non impari mai ad esserlo fino in fondo; non sarò stata figlia abbastanza credo, oppure non ci sono ne madri “precarie”, ne madri “di ruolo”, e la vita? Sì, una scuola che non termina mai.
Una madre per un figlio commette perfino delle follie, delle assurdità. In nome di questo amore indescrivibile.
Il bambino è sempre spontaneo, ma non necessariamente sempre sincero.
Una vita negata, è una pagina della vita non scritta. E se fosse stata la tua?