Antonio Rega – Filosofia
Senza parole, oltre il nulla. Dietro il nulla si può perdonare ciò che il nulla non ha.
Senza parole, oltre il nulla. Dietro il nulla si può perdonare ciò che il nulla non ha.
Si muove ciò che è in perfetto equilibrio nell’armonia del cerchio, che è sempre chiuso e finito; nell’intorno di una circonferenza, che è insieme di tutte le forme geometriche racchiuse in essa, siamo collocati e esistiamo, senza che essa esista nella concretezza, è sistema invisibile con valore reale.
Il signore ci ha donato un biglietto di sola andata, “il viaggio di vita” dicendo: “se ti fermi sei perso”!
Ognuno di noi è un punto di luce che scorre sulle linee del tempo e dello spazio tracciate sul piano dell’infinito.
C’è un confine che delimita le nostre attese, i germogli delle proiezioni della mente, ma oltre il confine ci sono i frutti delle attese, dei sogni che limitano il pensiero perché sono la rivelazione traboccante del pensiero.
Riguardo al “mantenere i segreti”, sapete le persone come lo fanno? Una persona và dall’altra gli riferisce l’accaduto e gli fa promettere di non dire niente, poi quella và da un’altra e fà la stessa cosa… così tutti vengono a sapere tutto ma nessuno può dire niente!
È fuor di dubbio che i codici convenzionali atti a trasmettere un’informazione non sono sufficienti a garantire la corretta comprensione insita nell’informazione stessa. Per cui, purtroppo, realmente, una nostra qualsiasi forma di manifestazione può avere un significato diverso per coloro che la interpretano. Pertanto, la semplice stesura di un argomento è sempre interpretabile in modo sicuramente diverso da quello che noi sappiamo contenere. Così il nostro pensiero e noi, patiamo molto spesso una sofferta solitudine. Il capire, il capirsi veramente, è qualcosa che esula dai canoni della scienza ed entra in quelli della vita di vera, sentita relazione tra persone. Ci comprenderemo, in fondo, se “ci vorremo almeno un po’ di bene”.