Enzo Di Maio – Filosofia
Oggi, anno domini 2015, sto pensando all’uomo. E ciò mi rende triste.
Oggi, anno domini 2015, sto pensando all’uomo. E ciò mi rende triste.
Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia.
Credo che la nostra vita sia scritta in un libro deposto in qualche scaffale perduto dell’universo!
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
Forse è questa la felicità, non un sogno, non una promessa, solo un istante.
Il cervello secerne il pensiero (mente), il pensiero distilla l’amore (anima).
Se aggiungi poco al poco, ma lo fai spesso, presto il poco diventerà molto.