Maicol Cortesi – Filosofia
Questa entità si nutre delle nostre sofferenze. Esistono miliardi e miliardi di fonti di energia che allungano i loro raggi di luce per infondere il loro pensiero.
Questa entità si nutre delle nostre sofferenze. Esistono miliardi e miliardi di fonti di energia che allungano i loro raggi di luce per infondere il loro pensiero.
Se cambiano le parole, cambiano gli uomini.
C’è che ci sono troppe cose che noi diamo per ovvie per semplice esercizio d’esorcismo, per quella paura rinnegata che non sia davvero così, e che la mancanza di quelle cose ci faccia sentire lontani da ogni possibile futuro che immaginiamo. Ed in tutto questo manchiamo di scoprire quanta sorpresa contenga l’incostanza, la distrazione, quegli attimi che rompono la quotidianità per spalancare, suggerire, far brillare un avvenire diverso e invitante, di toccare per un attimo il migliore dei futuri.
Lo spirito è l’inchiostro indelebile (luce) che ci disegna l’anima.
Cambiare è inevitabile, si muore e si rinasce in ogni istante…
Così come l’entropia dell’universo va ad aumentare per raggiungere un massimo di disordine con massima stabilità, così anche noi tendiamo ad un disordine materiale per raggiungere più stabilità spirituale.
Libero…libero di essere, libero di esistere!Senza dover dire “si signore”… “agli ordini”libero di non doverti giustificare per ciò che dici, per ciò che faise non davanti a te stessolibero… ma nel rispetto dell’altrola così detta utopica anarchia…quella vera!Non quella del distruggere e fare il cazzo che ti pare che va di moda oggio che tanti interpretano come tale!La libertà non è quella che pensi tu…essere libero fisicamente non è esserlo mentalmente!Quanti credono di essere liberi di scegliere e non lo sono per…il giudizio!… (rigorosamente degli altri)la libertà’ va conquistata… e poi mantenuta! Anche con la sofferenza…forse soprattutto con la sofferenzaquella che ti distrugge dentro… ti sconvolge… ti rende diverso dalla massa… ti rende libero!… io personalmente?Libero di poter star male senza dovermi… vergognare!