Giuseppe Ierna – Filosofia
Abbandona il giudizio e ti ciberai di essenza.
Abbandona il giudizio e ti ciberai di essenza.
La semplicità è quella “cosa” che complichiamo per paura di vedere la bellezza che vive in ogni vera cosa.
La mia rabbia è cenere che vola nell’ignoranza.
Il telefono non ravvicina, anzi, conferma le distanze. Non si è in due come in una conversazione, poiché non ci si vede. E non si è nemmeno soli come davanti a un foglio di carta che permette, mentre si parla all’altro, di parlare a se stessi, di cercare e di trovare la verità.
È impossibile essere solo buoni e vivere solo di luce, perché bontà e luminosità esisteranno fintantoché ci saranno male e ombra; diversamente diventa possibile l’impossibile nulla.
Lei era una di quelle persone che non si sentono mai soddisfate. Di quelle persone che non hanno mai abbastanza. Quelle che vogliono sempre di più. Non dagli altri. Da se stessa.
La pietà è la conseguenza del sentirsi con tutti una sola carne. La carne è uno stadio intermedio dell’evoluzione umana.