Erwin Schrödinger – Filosofia
La coscienza è un singolare, il plurale della quale ci è ignoto; c’è una sola cosa e ciò che sembra essere una pluralità è semplicemente una serie di differenti aspetti di questa sola cosa prodotta da un’illusione.
La coscienza è un singolare, il plurale della quale ci è ignoto; c’è una sola cosa e ciò che sembra essere una pluralità è semplicemente una serie di differenti aspetti di questa sola cosa prodotta da un’illusione.
Ogni giorno mi ritrovo a sorridere a persone che non conosco… a complimentarmi per i successi altrui… a guardare le altre persone che vivono le loro vite… a sforzarmi di riuscire ad essere sempre me stesso… a cercare di vivere secondo le mie esigenze… a seguire il mio cuore nelle scelte più difficili… eppure a 22 anni ogni mattina mi rivolgo sempre la stessa, dolorosa domanda, ma io chi sono veramente?
Per tutti quegli esseri viventi che non ebbero la capacità di stringere patti reciproci circa il non recare ne ricevere danno, non esiste ne il giusto ne l’ingiusto; e altrettanto si deve dire per quei popoli che non poterono o non vollero stringere patti per non recare e non ricevere danno.
Nel grembo di un albero scorre la linfa della vita per donarsi alle stagioni dell’uomo.
Il mondo gira al contrario, più passa il tempo, e più diventiamo stupidi.
Se il filosofo contemporaneo non delimita in qualche misura il raggio d’azione del suo pensiero, sconfina e scivola in un ambito massmediatico. La capacità dialettica prova a mascherare la discesa dell’intelletto.
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.