Sebastiano Borsatti – Filosofia
Non date al nichilismo la soddisfazione di diventare sue creature.
Non date al nichilismo la soddisfazione di diventare sue creature.
L’emozione di un bacionon è che l’arcana melodia dell’amoreche fa risuonare le sue indelebili note,come passi leggeri, sul precipizio dell’anima…
Chi dubita, nell’atto stesso del dubitare, ha coscienza di se stesso come dubitante: La certezza del proprio essere è indiscutibile. Che io dubiti o creda, affermi o neghi, ami o odii, è certa la coscienza di me come esistente.
Non tramonto senza aver avuto indietro la mia alba.
Soffrire molto adesso per non morire poi.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
Sull’orlo di un precipizio il primo passo coincide con l’ultimo e va avanti solo chi ha il coraggio di volare.