Italo Calvino – Filosofia
Si stancava presto di quelle tensioni della volontà, e restava lì spossato, come se lo scarnificare ogni concetto per ridurlo a pura essenza lo lasciasse in balia d’ombre dissolte ed impalpabili.
Si stancava presto di quelle tensioni della volontà, e restava lì spossato, come se lo scarnificare ogni concetto per ridurlo a pura essenza lo lasciasse in balia d’ombre dissolte ed impalpabili.
La mente cela altri sensi, tra i più potenti c’è l’immaginazione. Se istruita è capace di vedere oltre a ciò che percepiamo.
Non necessariamente bisogna fare l’acrobata per stupire, è sufficiente saper tenere ben ancorati i piedi per terra è non sconfinare nel paradossale. Lo scettico non crederà mai gli altri per il solo fatto che non ha mai creduto in se stesso.
Il vuoto non esiste, esiste solo il contenitore di ciò che chiamiamo vuoto.
Il linguaggio è un labirinto di strade, vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un’altra parte e non ti raccapezzi più…
Effimera.Che sia sempre una soggezione, lo sbuffo di spazio che s’interpone fra l’idea e un gradino di prima grandezza,si può intuire dal frutto dolce amaro posto a custodia della distanza tra un’esitazione reale ad esclusivo vantaggio di chi ne è detentoree una rimostranza impulsiva proveniente da chi dà senza riceveree da chi riceve senza alcun che dare.
Chi è troppo contento di sé, non si conosce abbastanza.
La mente cela altri sensi, tra i più potenti c’è l’immaginazione. Se istruita è capace di vedere oltre a ciò che percepiamo.
Non necessariamente bisogna fare l’acrobata per stupire, è sufficiente saper tenere ben ancorati i piedi per terra è non sconfinare nel paradossale. Lo scettico non crederà mai gli altri per il solo fatto che non ha mai creduto in se stesso.
Il vuoto non esiste, esiste solo il contenitore di ciò che chiamiamo vuoto.
Il linguaggio è un labirinto di strade, vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un’altra parte e non ti raccapezzi più…
Effimera.Che sia sempre una soggezione, lo sbuffo di spazio che s’interpone fra l’idea e un gradino di prima grandezza,si può intuire dal frutto dolce amaro posto a custodia della distanza tra un’esitazione reale ad esclusivo vantaggio di chi ne è detentoree una rimostranza impulsiva proveniente da chi dà senza riceveree da chi riceve senza alcun che dare.
Chi è troppo contento di sé, non si conosce abbastanza.
La mente cela altri sensi, tra i più potenti c’è l’immaginazione. Se istruita è capace di vedere oltre a ciò che percepiamo.
Non necessariamente bisogna fare l’acrobata per stupire, è sufficiente saper tenere ben ancorati i piedi per terra è non sconfinare nel paradossale. Lo scettico non crederà mai gli altri per il solo fatto che non ha mai creduto in se stesso.
Il vuoto non esiste, esiste solo il contenitore di ciò che chiamiamo vuoto.
Il linguaggio è un labirinto di strade, vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un’altra parte e non ti raccapezzi più…
Effimera.Che sia sempre una soggezione, lo sbuffo di spazio che s’interpone fra l’idea e un gradino di prima grandezza,si può intuire dal frutto dolce amaro posto a custodia della distanza tra un’esitazione reale ad esclusivo vantaggio di chi ne è detentoree una rimostranza impulsiva proveniente da chi dà senza riceveree da chi riceve senza alcun che dare.
Chi è troppo contento di sé, non si conosce abbastanza.