Vincenzo Lena – Filosofia
Comprendere la banalità di alcuni pensieri è veramente difficile, è incredibile come in poche parole alcuni riescano ad esprimere vuoti così grandi.
Comprendere la banalità di alcuni pensieri è veramente difficile, è incredibile come in poche parole alcuni riescano ad esprimere vuoti così grandi.
La verità? Alla fine del tempo. E se il nostro tempo non avesse mai fine? Allora tutto sarebbe eterna verità.
Non vi è la fine di qualcosa senza l’inizio di un’altra ed è veramente importante, fra le due, viverne bene l’istante di continuità. Così la vita.
Veniamo al mondo per migliorarlopassiamo anni a danneggiarlo,i nostri padri con gran decorovorrebbero da noi quel che manca a loro.In cielo e in terra, ed in ogni anfratto,ci sono i segni di un Architetto,che ha resistito alle intemperieperché il suo amore non è mai andato in ferie.Così ogni giorno, al chiaror del soleapriamo la finestra del nostro cuore,affinché chi accende la nostra vita,non spenga il lume a metà partita!
Tùndalo, filosofo impossibilista, scandagliava un giorno il suo viso nella specchiera di una locanda e diceva fra sé: “Vedo due sopraccigli, due occhi, due narici, e due orecchi. Perché mai Dio ci ha dato una sola bocca? Eppure io penso che ci vorrebbe una bocca per divorare, per mordere, per vomitare e per urlare e un’altra bocca per sorridere, per baciare e per cantare”.
Tutta la sua filosofia stava nel non averne alcuna.
I beni materiali sono passeggeri quelli spirituali durano in eterno.