Baliano TheBlackSmith – Filosofia
Qualche volta ho bisogno di parlare con me stesso, ma anche quando ci troviamo di fronte, non riusciamo a darci retta. C’è troppa competizione!
Qualche volta ho bisogno di parlare con me stesso, ma anche quando ci troviamo di fronte, non riusciamo a darci retta. C’è troppa competizione!
La routine della vita quotidiana col tempo ci corrompe facendoci dimenticare chi siamo e da dove veniamo.Bisogna sforzarsi di tornare alla “fonte” per riacquistare la diqnità di noi stessi.
La morte psicologica di un uomo non avviene solo quando egli si sente vuoto ed è depresso.La morte psicologica di un uomo avviene anche quando quest’ultimo è felice e ride solo di cose già accadute!E quando quest’uomo si accorge di quest’ultima tenta di raggiungere anche la morte fisica!
I voli della mente toccano il cielo prima che i piedi tocchino la terra.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
Non mi piace Nietzsche perché ama la contemplazione del dolore, perché fa della vanità un dovere, perché gli uomini che ammira di più sono dei conquistatori, la cui gloria è basata sulla bravura nel causare la morte degli uomini. Ma credo che l’ultimo argomento contro la sua filosofia, come contro ogni etica spiacevole ma internamente coerente, non risieda in un appello ai fatti, ma ai sentimenti. Nietzsche disprezza l’amore universale; io sento che è la forza motrice per raggiungere tutto ciò che desidero nel mondo. I suoi seguaci hanno avuto il loro turno, ma possiamo sperare che esso stia rapidamente avviandosi verso la fine.
Non fu Dio ad averci creato a sua immagine e somiglianza, ma fu l’essere ad averlo reso tale, convincendosi cosi di essere anche lontanamente simile, ad un qualcosa di spiritualmente elevato e profondo, seppur inesistente.