Dario Morelli – Filosofia
Ti ammiravo… Non per la tua bellezza… Ma perché…Nonostante ti guardassiquando eri sola o con lui…non guardarvi nessun’altro!
Ti ammiravo… Non per la tua bellezza… Ma perché…Nonostante ti guardassiquando eri sola o con lui…non guardarvi nessun’altro!
L’intellettuale è uno la cui mente si osserva.
Il pensiero è una classificazione della mente che agisce per giudizio indiretto, l’idea del pensiero di un Dio perfetto classifica l’uomo, a sua volta perfezione, visto che lo stesso pensiero che ne subisce l’atto dello stesso pensiero di perfezione risulta equo con lo stesso pensiero di Dio, quindi se io sono un essere pensante quindi deduco che il mio pensiero di Dio è trovare in esso un essere perfetto, ma è il pensiero di esso che mi porta ad una perfezione non contaminata, ma il pensiero è esistenza? Se così fosse allora Dio non è perfetto ma è il risultato della nostra imperfezione per essere perfetti, l’idea di Dio invece è una qualificazione di tutti i pensieri veri e non, quindi rimane l’esistenza di Dio che è un ipotesi di valori determinata da due funzioni: “la scelta e la sua funzione” la scelta è decidere se un Dio è un giudice dei propri mezzi con la quale usiamo il suo nome, la funzione è la proiezione con la quale noi qualifichiamo la sua potenza, quindi in entrambi i casi c’è un’idea che un pensiero, l’idea è l’alchimia di un qualsiasi movimento “vita” il pensiero è la conoscenza a posteriori di come sia fatta la sua immagine e somiglianza dall’alchimia stessa dell’idea.
Il grido del cacciatore quando ha intrappolato una verità astratta, l’impegno della propria vita in ricerche metafisiche o matematiche perfettamente “inutili” e il terreno vasto e complesso della musica in occidente hanno la loro fonte specifica nella “disposizione mentale” greca e formano la base delle nostre teoria e pratica dell’eccellenza.
L’essenziale in combattimento è giocare sul falso e sul vero.
La vita comincia dove il pensiero finisce.
La fatalità!La grande sfida dell’uomo contro la fatalità, sta nel successo di questa sfida che ha aperto nelle coscienze la porta della solidarietà per vincere i grandi dolori.La sfida vinta è un premio alla caparbietà dell’essere ed un senso d’amore verso il prossimo, premessa indispensabile per la continuazione della vita su questo astro cruento e deluso dalla nostra specie.Alla fine un premio d’amore e di speranza per i popoli della terra!