Francesca Zangrandi – Filosofia
Sono al centro di un’enorme ferita che stringe le sue fauci con l’intenzione di soffocarmi…Non soffro…Non sto male.Io osservo il mondo andare a puttanee non posso farci niente…
Sono al centro di un’enorme ferita che stringe le sue fauci con l’intenzione di soffocarmi…Non soffro…Non sto male.Io osservo il mondo andare a puttanee non posso farci niente…
Ho amato i miei amici e compreso i miei nemici.
Nessuno avrà una sfera esclusiva di attività, ma ciascuno potrà diventare completo in qualunque ramo desideri; la società regolerà la produzione generale e così mi renderà possibile fare una cosa oggi ed un’altra domani, cacciare al mattino, pescare nel pomeriggio, allevare bestiame alla sera, ragionare dopo pranzo, così come ho una mente, senza mai diventare cacciatore, pescatore, pastore o critico.
Leggere Nietzsche significa rischiare la vita.
Siamo diversi nel reagire ma ognuno si crea quella parvenza giusta per poter andare avanti ma in fondo tutti noi abbiamo dei graffi ai quali vorremmo dare meno importanza di quella che hanno.
Chi pensa di sapere tutto, sa meno d’un ignorante.
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.