Salvatore Raimondo – Filosofia
Potessi prendere un ascensore virtuale, andrei su nel cielo a parlare con Dio, gli parlerei di te di quando sei fantastica, e lo ringrazierei infinitamente di avermi donato il suo angelo biondo.
Potessi prendere un ascensore virtuale, andrei su nel cielo a parlare con Dio, gli parlerei di te di quando sei fantastica, e lo ringrazierei infinitamente di avermi donato il suo angelo biondo.
Possiamo considerare lo stato attuale dell’universo come l’effetto del suo passato e la causa del suo futuro. Un intelletto che ad un determinato istante dovesse conoscere tutte le forze che mettono in moto la natura, e tutte le posizioni di tutti gli oggetti di cui la natura è composta, se questo intelletto fosse inoltre sufficientemente ampio da sottoporre questi dati ad analisi, esso racchiuderebbe in un’unica formula i movimenti dei corpi più grandi dell’universo e quelli degli atomi più piccoli; per un tale intelletto nulla sarebbe incerto ed il futuro proprio come il passato sarebbe evidente davanti ai suoi occhi.
Nella notte del mondo chi ha acceso cerino vuol far ombra al faro.
A volte invidio gli sciocchi, forse perché penso che siano più felici per le domande che non si pongono.
La morte è il più sicuro dimenticatoio.
Il pazzo è qualcuno che lascia comunque un segno, l’inetto è colui che glielo permette.
L’amicizia è una cosa che si coltiva con amore, anche se ci fa soffrire, non lasciarla sfuggire! E un amico ha bisogno dell’amicizia come un fiore ha bisogno del sole.