Salvatore Raimondo – Filosofia
Potessi prendere un ascensore virtuale, andrei su nel cielo a parlare con Dio, gli parlerei di te di quando sei fantastica, e lo ringrazierei infinitamente di avermi donato il suo angelo biondo.
Potessi prendere un ascensore virtuale, andrei su nel cielo a parlare con Dio, gli parlerei di te di quando sei fantastica, e lo ringrazierei infinitamente di avermi donato il suo angelo biondo.
La leggerezza dell’essere è lasciare libera la mente di volare con la leggiadria di una farfalla sui fiori della conoscenza.
Se non avessimo mai veduto le stelle, e il sole, e il cielo, nessuna delle parole che abbiamo detto sull’universo sarebbe stata mai pronunciata. Ma ora la visione del giorno e della notte, e dei mesi e dell’evolvere degli anni, ha creato il numero, e ci ha dato una concezione del tempo e il potere di indagare sulla natura dell’universo; e da questa sorgente abbiamo tratto la filosofia, di cui un bene maggiore non fu e non sarà mai donato dagli dei all’uomo mortale.
La mia fragilità è come quella dei bambini e spesso molti non lo capiscono, forse perché il mio viso è quello di un adulta.
L’idea muta l’uomo;egli non la discerne,ne è succube.
Ogni cosa,che sia essa di luce o ombrosa,su se stessa posa.
Caso e caos, due parole diverse, con un significato diverso, ma sono una l’anagramma dell’altra, una cosa piccolissima, basta invertire sole due lettere perché cambi totalmente significato, come le piccole cose: possono arrivare per caso e stravolgerti la vita.