Empedocle – Filosofia
Sono stato un tempo fanciullo e fanciulla, arbusto e uccello e muto pesce del mare. – Da quali onori, da quale altezza di felicità io sono caduto per errare qui, sulla Terra, fra i mortali…
Sono stato un tempo fanciullo e fanciulla, arbusto e uccello e muto pesce del mare. – Da quali onori, da quale altezza di felicità io sono caduto per errare qui, sulla Terra, fra i mortali…
Esiste il concreto pericolo che sia tutto un semplice miscuglio di materia. Chimica e fortuna. Un caos più o meno ordinato. Un caos che, forse, risponde solo a sé stesso. Così inteso, il “caos”, rimanda ancora una volta al metafisico. Si tratta, forse, di un altro modo per non ammettere che la realtà materiale ci spaventa poiché non siamo in grado di capirla?
All’uomo che contempla la bellezza, il brutto, il male rimane estraneo: la bellezza lo fa sentire in armonia con sé stesso e col mondo.
Ricordache la prima voltanon è quando perdi la verginitàma quando farai l’amore con chi ami.
Non voglio che le persone mi diano ciò che cerco, perché così come possono darmelo possono successivamente toglierlo. Voglio bastare a me stessa. Ma non mi basto mai.
10.000 errori possono essere 10.000 insegnamenti, 10.000 problemi possono essere 10.000 vittorie, ma una resa è una grandissima sconfitta.
Quando tacio, perché penso,e quando parlo so cosa dico.