Annamaria Crugliano – Filosofia
Nessuno può decidere se io posso amarlo o no…
Nessuno può decidere se io posso amarlo o no…
Non ho mai sentito nessuno dire “sono amico di un killer”, forse perché non ha avuto il tempo di dirmelo…
Il tempo è come una guerra, il futuro è un nemico sconosciuto, che deve ancora farsi vedere, di cui non sai quasi niente di esso, il presente è il nemico che combatti, il passato è il nemico sconfitto, che molto spesso è stato talmente forte da tornare a combatterti contro.
Quel che conta non sono le interpretazioni banali che diamo alle parole, ma le parole stesse.
Non è da oggi che il pensiero di Hobbes appare affetto da una visuale troppo ristretta: la panbelligeranza non è confinabile all’ambito politico e antropocentrico, la guerra è di tutto e tutti contro tutto e tutti.
A Sottsass importano le domande, gli importa ritualizzare l’esistenza intorno a quelle domande, gli importa restituire il senso del sacro all’esistenza.
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.