Max Stirner – Filosofia
Finché tu credi alla verità.Tu non credi a te stesso.E sei – Un servo, un uomo religioso.Tu solo sei la verità.O piuttosto, Tu sei più della verità.La quale senza di te è niente.
Finché tu credi alla verità.Tu non credi a te stesso.E sei – Un servo, un uomo religioso.Tu solo sei la verità.O piuttosto, Tu sei più della verità.La quale senza di te è niente.
La voglia di fare contrasta con la sensazione della inevitabile dissipazione apportata dal tempo che scorre inesorabilmente.
La caratteristica meravigliosa delle leggende è che esse hanno un inizio, ma non hanno una fine. Anche se trascurate, sono scritte o incise da qualche parte; anche se non sono scritte, il loro ricordo permane oralmente. Tutti noi, per non morire nella nostra identità oltre che nel nostro corpo, dobbiamo renderci protagonisti di leggende, dobbiamo saper lasciare il nostro marchio. Dopotutto, se non lo facciamo, leggendo il nostro nome, i nostri discendenti si diranno: “non ti curar di loro, ma guarda e passa”. È ciò che non vogliamo. Questo sempre ammettendo come vera l’ipotesi di una realtà passata e di una realtà futura che appare sempre più lontana da noi: non è forse il pensiero l’unico legame con il passato che si può trovare in un uomo? Non è forse l’istinto l’unico legame con il passato che si può trovare in un animale? Non è forse nessuno il legame che lega una pietra al passato? Certo mi direte che il tempo l’ha erosa, l’ha mischiata ad altra sabbia, altra roccia ed altra terra, ma lo dite solo perché lo vedete voi. La pietra questo non lo vedrà mai. Lo stesso ragionamento è applicabile al futuro. Stranamente solo il presente si salva. Viviamo in un eterno presente?
Guardando oltre, qualcosa ci sarà oltre il visibile già visto.
Il mondo è popolato per la maggior parte da gente che non dovrebbe esistere.
Se hai una casa grande e non puoi pagarla, se hai un’auto potente e non puoi mantenerla, se hai tante cose belle e non puoi mangiare, a cosa servono tutte queste cose.
Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell’anima, o per l’uno e l’altro insieme.