Lucio Cappelli – Filosofia
Mio padre diceva a suo padre: i tuoi erano altri tempi, io lo dicevo a mio padre, i miei figli lo dicono a me. Allora quali sono veramente gli altri tempi?
Mio padre diceva a suo padre: i tuoi erano altri tempi, io lo dicevo a mio padre, i miei figli lo dicono a me. Allora quali sono veramente gli altri tempi?
La verità non si trova nel mezzo ma è da chi è veritiero.
Chissà quante le cose che ho letto, quante quelle dimenticate… quante le elaborate… eppure, con il passar del tempo mi sembra sempre che ci sia così tanto ancora da apprendere… da leggere, da capire… da vivere… Vorrei poter avere la saggezza del più saggio dei saggi… o, a pari merito, l’ignoranza del più ignorante degli ignoranti.
Noi ci conosciamo perché gli altri ci presentano e per lo stesso motivo noi non ci conosciamo.
Preferisco rimanere un’impressione, preferisco le impressioni. Le impressioni emozionano. È inutile conoscere: molto meglio supporre.
Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un’inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.
Filosofia, dammi se non il sorriso, l’indifferenza almeno del saggio. Menti, ma consolami.