Nello Maruca – Filosofia
L’amicizia è utopia. Si insegue ma non la si raggiunge mai. Un pò come l’anquilla: riesce sempre a squagliarsi…
L’amicizia è utopia. Si insegue ma non la si raggiunge mai. Un pò come l’anquilla: riesce sempre a squagliarsi…
In filosofia si deve scendere nell’antico caos e ivi sentirsi a proprio agio.
Non è possibile evitare la morte trasferendola a qualcun altro, cambiando ad esso il nome, seguendo l’insana promessa, follia e desiderio di conquista di una divinità impazzita. Si posticipa l’inevitabile, forse peggiorando la situazione. Un nome è l’Essenza di qualcosa. Cambiando il nome di una “penna” in “caffettiera”, ci si aspetterà che la penna si metta a fare il caffè? La Natura di una cosa è il suo nome, e la natura non si cambia, si giocherebbe con una forza superiore, che ci si rivolterebbe contro.
Ordina il sacrificio, ma sii tu il primo a prodigarti nel dimostrare la sua giusta attuazione.
La perfezione, in questo mondo, è imperfezione allo stato puro, perché sentirsi perfetti è essere degli imperfetti perfetti.
Come puoi convincere me, se non credi nemmeno nel vero te?
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”