Francesca Zangrandi – Filosofia
La fortuna è un trifoglio a cui si attacca una foglia.
La fortuna è un trifoglio a cui si attacca una foglia.
Quanto più quelle scritture apparivano incongrue con le loro tradizioni e concezioni, tanto più dovevano forzarne l’interpretazione, per renderle più consone ai loro bisogni morali e culturali. Si consolidò così questa molteplice tradizione interpretativa, “falsificante” quanto altra mai, e che pure costituì quel plurimillenario esercizio intellettuale che affinò così straordinariamente le virtù logiche di noi europei. È una mia ipotesi: ma il cavillo può diventare sottigliezza, il puntiglio può diventare rigore, l’arbitrio può diventare inventività, l’astrazione può rovesciarsi in universale concretezza. Così, del resto, la retorica e l’euristica greca del V secolo a.c. fornirono le armi logiche alle grandi riflessioni di Platone e di Aristotele, che restano le fonti massime di tutta la riflessione filosofica di noi occidentali.
L’interiorità è l’unica utopia realizzabile!
Prendi un pugno di sabbia del deserto.Questa è la porzione di verità che ti offre la Chiesa del tuo tempo.
La verità è che osservo ancora se mi guardi…
Non sempre quello che non si vede non esiste. È un fatto di fede autentica. Altrimenti quelli che credono in Dio avrebbero tutti le allucinazioni. Dio infatti esiste. Ma ha paura della Storia. Uccidendomi, “curandomi”, respinge e ritratta la stessa fede nell’invisibile che gli portano, e non cancellerà quello che chiama sogni o chimere, bensì diventerà il Suo destino nella strada presa al contrario. E non la ritratterò neanche se dovessi bruciare per sempre tra le fiamme dell’inferno. Perché non servirebbe. L’esattezza di una via ha una sola direzione e non appartiene a chi la vede, esiste incondizionata da qualsiasi potere e vita, da qualsiasi cielo.
Prima giudicano… e poi commettono gli stessi errori delle persone da loro giudicate.