Valter Lucco – Filosofia
Terminare una bottiglia e perdersi è come terminare un viaggio senza essere arrivati.
Terminare una bottiglia e perdersi è come terminare un viaggio senza essere arrivati.
Nel suo silenzio, allevia il dolore, calma le onde del desiderio, del volere, dell’amore, l’assoluto diventa inaccessibile, l’accessibile provoca dimenticanza, la sua voce rende schiavi, ovunque sia, può recare infelicità della felicità stessa, non compresa dalla ragione, ecco lo spunto, l’intelligenza compie il suo passo, via la strada, adesso è luce, il suo tocco scuote le membra, la sua voce condiziona l’evento, ecco la porta, si apre, solo adesso comprendo il suo valore, i sensi demoliscono le menti, arriva secondo la scelta, condanna del giudizio resta incompresa, ma compresa nel giudizio, dubbio per alcuni, fede per altri, io entro ed esco, ma nessuno mi ascolta, delicata nell’attesa, ma grande nel suo lavoro, creata per decidere la propria scelta che non può scegliere, l’uomo sceglie, nessun destino, nessuna penitenza, è la perfezione incompleta.
Ho un talento naturale nel fare niente… e farlo assolutamente bene!
Se ti manca il lavoro, in un mondo come questo, e come se ti mancasse la vita.
Il pensiero è un frutto a volte maturo a volte acerbo che insegue sempre i sentieri del cuore.
È più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio.
Non preoccuparti del futuro, ma pensa al presente.