Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) – Filosofia
È necessario cercare il giusto equilibrio tra il rispetto della propria identità e il riconoscimento di quella altrui.
È necessario cercare il giusto equilibrio tra il rispetto della propria identità e il riconoscimento di quella altrui.
Le persone parlano, scrivono, si esprimono con i concetti degli altri e spesso non ne capiscono neanche il senso.
Alfine, dunque andai dagli artefici, ché qui ero sicuro di non conoscere che poco o niente, e d’altra parte sapevo che avrei trovata gente fornita di molte belle cognizioni. E in questo non m’ingannai, ché in realtà essi sapevano cose ch’io non sapevo, e per questo riguardo eran più sapienti di me. Ma, o cittadini ateniesi, mi sembrò che il medesimo difetto dei poeti lo avessero anche i buoni artefici: pel fatto stesso che disimpegnava bene la propria arte, ciascuno presumeva d’esser sapientissimo anche nelle altre cose maggiori, e questo errore offuscava quella loro sapienza. Cosicché io, tenendo presente l’oracolo, domandavo a me stesso se preferissi rimanere così com’ero, non sapiente della loro sapienza, né ignorante della loro ignoranza, oppure aver, come han loro, tutt’e due insieme questi requisiti. Risposi allora, a me stesso e all’oracolo che mi giovava rimanere com’ero:.
Triste, per un attimo accaduto,per un taglio fatto per paura,per le ferite senza graffi visibili…Per una forza troppo lontana e un illusione troppo vicina.
“Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, così si dice spesso, eppure io non posso crederci. Il mio cuore ti vede anche nel buio e nella lontananza più assoluta.
Quello che pensi tu non è importante più di tanto, io esisto comunque.
Invecchiando, tu sei proprio come io ti esorto ad essere, e hai riconosciuto che cosa sia il filosofare per se stesso e che cosa sia il farlo per l’Ellade. Me ne rallegro con te.