Alessio Scollo – Filosofia
Questo che sto scrivendo in questo momento è già passato, non è più presente.
Questo che sto scrivendo in questo momento è già passato, non è più presente.
L’inferno? Abitarsi senza trovarsi.
L’attenzione conduce all’immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
Io sono quello che trapela qui, e chi non lo percepisce non fa altro che ferirmi, perché io vorrei che le persone fossero così come me, forti nel combattere la vita, con un cuore tenero nonostante le innumerevoli ferite.
Bastano poche parole per esprimere un concetto giusto.
Mi è stato chiesto che forma potrebbe avere il nostro mondo ideale. Per me nasce esattamente dai colori inespressi che abbiamo dentro, da quei colori mobili che si intrecciano, che s’illuminano nei nostri occhi, ma solo quando ci troviamo al buio, solo quando nessuno purtroppo ha la possibilità di vedere ciò che siamo veramente. Se questa forma inespressa e sospesa del nostro essere potesse trasformarsi in una sola molecola, forse avrebbe la forma di ciò che vorrebbe esistere anche solo per un istante, così da liberare questo nostro mondo e abbracciare la vita.
È un paradosso che l’uomo, invece di professare un culto con quotidiano orgoglio, non professi un orgoglio quotidiano circa “Dio”, la sua più potente e popolare invenzione.