Graziano Origa – Filosofia
Febbraio: in New York, per tutto l’ultimo week del mese, ho indossato la giacca di Veronesi, i pantaloni di Rubbia, gli occhiali di Dulbecco e il tono di voce di Margherita Hack. Così sono stato quattro invece di niente.
Febbraio: in New York, per tutto l’ultimo week del mese, ho indossato la giacca di Veronesi, i pantaloni di Rubbia, gli occhiali di Dulbecco e il tono di voce di Margherita Hack. Così sono stato quattro invece di niente.
Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.
Le persone si misurano da quanto è forte la luce nei loro occhi quando si specchiano nei tuoi.
La percezione delle cose è del tutto superflua. Trovi quello che desideri semplicemente davanti ai tuoi occhi. Ti basta aprirli.
Non si può dire che l’universo sia finito o infinito, così come, non si può dire che siano finite o infinite le combinazioni musicali delle ottantotto note di un piano forte.
Le lucciole in realtà imitano le stelle una cosa ancora più grande e le stelle imitano Dio!
Per quanto piccola, una cosa negata è pur sempre un dispiacere.