Graziano Origa – Filosofia
Luglio: in New York, per l’Indipendence Day ero un patriota. Ho ucciso qualcuno in Battery Park, ma più tardi sono morto io nel reparto mutande di Macy’s.
Luglio: in New York, per l’Indipendence Day ero un patriota. Ho ucciso qualcuno in Battery Park, ma più tardi sono morto io nel reparto mutande di Macy’s.
Non c’è risposta. L’enigma condanna l’uomo al tormento, un tormento privo di dignità, perché caduco e insensato come il Tutto insondabile.
Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza.
Il mistero è quel limite che ti spinge ad andare oltre.
Trovare le risposte alle domande esistenziali è facile, il difficile è porsi le domande giuste.
Abbi il coraggio di credere nel perseguimento di grandi risultati, questa è l’unica possibilità che hai per riuscirci, vorresti mica rinunciarci? Credere! Una parola alquanto semplice, ma molto ricca di significato, a cui deciderai tu che valore assegnare. Tu, nel tuo impegno, nella tua costanza, nel tuo andare avanti nei momenti difficili. Credere! Se fosse un muscolo crescerebbe quando ti senti perso, quando non riesci più a trovare le motivazioni che ti hanno spinto sin lì, quando ormai ogni cosa sembra essere in discussione, quando ti senti una persona finita, ma che nonostante tutto decidi, seppur trovando nuove strade, di ricominciare il percorso della tua personale realizzazione.
Fin da piccoli ci insegnano a non “cadere”, a non sbagliare, dando a queste parole un connotato negativo.Ma non hanno ancora capito che l’uomo è fatto per cadere, per sbagliare.Non hanno capito che il problema non è cadere ma… non rialzarsi.Dando un connotato negativo a queste due parole non capiscono che chi cade si sente fallire, non sa più cosa fare perché nessuno gli ha insegnato a rialzarsi.Io cado, spesso, e non è un problema, perché io mi rialzo… sempre.