Anna De Santis – Filosofia
Godetevi questo viaggio, per breve o lungo che sia.
Godetevi questo viaggio, per breve o lungo che sia.
È inutile… c’è chi ha una marcia in più anche se cammina in 500.
L’infinito è l’istante che si ferma nell’attimo.
Accoglie un alito di brezza la mia inquietudine, vicino a te, mare… Guizzano i pensieri, mentre antichi e recenti scheletri fluttuando tra le onde vanno e sempre tornano ad infrangersi sugli scogli del mio cuore! La già rara gocciolina di gioia rapidamente evapora, senza lasciar traccia, se non nella ricerca spasmodica e nostalgica di un’altra e un’altra ancora. Il dolore no! Al contrario, resta! Si fissa, si incrosta sulle mie rocce. In attesa di quella gioiosa goccia resta in pena… la mia pena.
Io non obbedisco se non all’Iddio! […] Io non obbedisco se non alle leggi di quello stile a cui, per attuare un mio concetto di ordine e di bellezza, ho assoggettato la mia natura libera.
Il viso dell’amato è sempre perfetto.
Viste le liste così lunghe, per avere una visita in ospedale, converrebbe prenotarsi prima – alla nascita – una visita per ogni specialista, sperando che non servano mai.
È inutile… c’è chi ha una marcia in più anche se cammina in 500.
L’infinito è l’istante che si ferma nell’attimo.
Accoglie un alito di brezza la mia inquietudine, vicino a te, mare… Guizzano i pensieri, mentre antichi e recenti scheletri fluttuando tra le onde vanno e sempre tornano ad infrangersi sugli scogli del mio cuore! La già rara gocciolina di gioia rapidamente evapora, senza lasciar traccia, se non nella ricerca spasmodica e nostalgica di un’altra e un’altra ancora. Il dolore no! Al contrario, resta! Si fissa, si incrosta sulle mie rocce. In attesa di quella gioiosa goccia resta in pena… la mia pena.
Io non obbedisco se non all’Iddio! […] Io non obbedisco se non alle leggi di quello stile a cui, per attuare un mio concetto di ordine e di bellezza, ho assoggettato la mia natura libera.
Il viso dell’amato è sempre perfetto.
Viste le liste così lunghe, per avere una visita in ospedale, converrebbe prenotarsi prima – alla nascita – una visita per ogni specialista, sperando che non servano mai.
È inutile… c’è chi ha una marcia in più anche se cammina in 500.
L’infinito è l’istante che si ferma nell’attimo.
Accoglie un alito di brezza la mia inquietudine, vicino a te, mare… Guizzano i pensieri, mentre antichi e recenti scheletri fluttuando tra le onde vanno e sempre tornano ad infrangersi sugli scogli del mio cuore! La già rara gocciolina di gioia rapidamente evapora, senza lasciar traccia, se non nella ricerca spasmodica e nostalgica di un’altra e un’altra ancora. Il dolore no! Al contrario, resta! Si fissa, si incrosta sulle mie rocce. In attesa di quella gioiosa goccia resta in pena… la mia pena.
Io non obbedisco se non all’Iddio! […] Io non obbedisco se non alle leggi di quello stile a cui, per attuare un mio concetto di ordine e di bellezza, ho assoggettato la mia natura libera.
Il viso dell’amato è sempre perfetto.
Viste le liste così lunghe, per avere una visita in ospedale, converrebbe prenotarsi prima – alla nascita – una visita per ogni specialista, sperando che non servano mai.