Epicuro – Filosofia
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.
I ricordi conservano sempre il sigillo del dolore e della tristezza, anche se il tempo cerca comunque di addolcirli e focalizzarli.
Io è un altro.
Come fai a pensare di poter vivere la tua esistenza senza errore, come fai a imparare da una vita fatta di prudenza, soprattutto come puoi chiamare vita qualcosa che non guarda oltre il rischio per raggiungere quel sogno che può renderti felice? Chiamala sopravvivenza e lascia la vita e il sogno a chi ne cerca il senso.
Le persone si misurano da quanto è forte la luce nei loro occhi quando si specchiano nei tuoi.
Il tramonto non nega l’alba.
Il tempo è un fiume, che trascina via i ricordi leggeri, ma non ha la forza di spostare quelli pesanti. È giudice del futile e dell’importante.