Valeriu Butulescu – Frasi su animali
Le pecora zoppe sono in coda al branco, quelle prudenti sono nel mezzo. Gli asini sono davanti.
Le pecora zoppe sono in coda al branco, quelle prudenti sono nel mezzo. Gli asini sono davanti.
Il destino ha la sua macabra puntualità. Per te la musica è finita, non c’è più la tua innata curiosità, e il vento che ha accarezzato e baciato il tuo bel musetto si è placato. Qui è rimasto tutto in sospeso, in una forma spazio temporale, tutto fermo al giorno del tuo trapasso. Mi manchi tanto amico mio caro, cerco di farmi forza e proseguire nella stupidità e banalità della mia vita quotidiana. Tu, mio unico confidente e custode dei miei più assurdi sogni, tante cose son rimaste da dire e desideri da non esprimere perché non piu realizzabili. Hai lottato come un uomo finché non eri stanco, finché hai potuto, perché nessuno è mai pronto quando c’è da andare via. Io ho pregato e bestemmiato per la rabbia, per tutta la tua agonia, e per le scelte che stava facendo Dio. Fai buon viaggio amico caro e riposa se puoi, il tuo ricordo è un sorriso che custodirò a vita, ma sempre con una lacrima nascosta nel profondo del mio cuore. L’unica mia speranza è quella di rivederti un giorno, sì cucciolo mio, fatti trovare, aspettami lì, sul ponte dell’arcobaleno, dove potremmo correre, abbracciarci e giocare insieme come facevamo in vita. Per sempre.
Uno scrittore senza un gatto è inconcepibile. Certo è una scelta perversa, poiché sarebbe più semplice scrivere con un bufalo nella stanza piuttosto che con un gatto. Si accucciano tra i vostri appunti, mordicchiano le penne e camminano sui tasti della macchina da scrivere.
L’eleganza di un cigno, lo sguardo scrutatore di un gufo, la soave melodia di un usignolo, la leggerezza di un gabbiano, la giocosità di un delfino, la maestosità di un leone…ciascun animale, piccolo o grande che sia, ha sempre molto da donare all’uomo per arricchire la sua anima!
Il serpente bianco è incazzato nero. O il serpente nero è incazzato bianco?
Un animale che muore per far vivere un’altro non è atrocità, è solo sopravvivenza, l’uomo dovrebbe imparare ad uccidere solo per lo stesso motivo, badando bene a non compromettere l’habitat che ci ha donato madre natura.
A differenza della laboriosa formica che vive fino a dieci anni, la mondana cicala non supera le tre, quattro settimane. Trovo dunque ampiamente giustificabili la sua scarna lungimiranza e il suo fare disinibito. Nasce, frinisce, finisce.