Socrate – Frasi su animali
Più gente conosco, e più apprezzo il mio cane.
Più gente conosco, e più apprezzo il mio cane.
Quante volte mi soffermo a osservare una donna con un cane per compagnia è mi chiedo: ma il cane qual è?
Il mio cane quando abbaia non lo fa con tutti. Credo abbia nell’istinto la capacità di leggere il cuore della gente. Con quelli che non amano gli animali si arrabbia, quasi a dire: ma chi ti credi di essere tu.
Ho preso il toro per le corna e l’elefante per il naso, la iena ridens è ancora lì che schiatta dal ridere.
L’animale eteroctono si muove smarrito in territori che non conosce. Si imbatte nell’animale autoctono dello stesso genere e non sa se ti trova di fronte a un possibile amico o ad un eventuale nemico. Anche l’altro palesa qualche titubanza. Ambedue attendono l’evento chiarificatore.
Se una casa subisce la dolorosa perdita del dolce suo gatto, la famiglia si rada le sopracciglia in segno di lutto, perché la bellezza se ne è andata con lui.
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.