Marco Tullio Cicerone – Frasi in Latino
Non eum appellamus beatum cui sunt maxime divitiae, sed eum qui sorte sua contentus sit.Non definiamo felice colui al quale appartengono grandissime ricchezze, ma colui che si accontenta della sua sorte.
Non eum appellamus beatum cui sunt maxime divitiae, sed eum qui sorte sua contentus sit.Non definiamo felice colui al quale appartengono grandissime ricchezze, ma colui che si accontenta della sua sorte.
Per aspera ad astra.Attraversando le ostilità si arriva infine alle stelle.
Inexpertis enim dulcis est pugna.Per chi è inesperto la guerra è cosa dolce.
Persino odiare, purché apertamente, è più da uomo nobile che nascondere il proprio pensiero con l’espressione del volto.
Paupertas artis omnis perdocet.La povertà insegna tutte le arti.
Mutatis mutandis.Cambiate ciò che si deve cambiare.
Bisogna voler bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.
Per aspera ad astra.Attraversando le ostilità si arriva infine alle stelle.
Inexpertis enim dulcis est pugna.Per chi è inesperto la guerra è cosa dolce.
Persino odiare, purché apertamente, è più da uomo nobile che nascondere il proprio pensiero con l’espressione del volto.
Paupertas artis omnis perdocet.La povertà insegna tutte le arti.
Mutatis mutandis.Cambiate ciò che si deve cambiare.
Bisogna voler bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.
Per aspera ad astra.Attraversando le ostilità si arriva infine alle stelle.
Inexpertis enim dulcis est pugna.Per chi è inesperto la guerra è cosa dolce.
Persino odiare, purché apertamente, è più da uomo nobile che nascondere il proprio pensiero con l’espressione del volto.
Paupertas artis omnis perdocet.La povertà insegna tutte le arti.
Mutatis mutandis.Cambiate ciò che si deve cambiare.
Bisogna voler bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.