Angela Cicolari – Frasi sulla Natura
Strana la natura, non me ne ero mai accorta, ma allora non serviva. Non c’è acqua senza sole; è più vero dire non c’è sole senza acqua.
Strana la natura, non me ne ero mai accorta, ma allora non serviva. Non c’è acqua senza sole; è più vero dire non c’è sole senza acqua.
Fra tutti gli animali terrificanti della terra il più spaventoso è senza dubbio l’uomo.
La realtà è più dolorosa e complessa della finzione, nella realtà le lacrime sono sempre vere.
Solo l’alberotanti piccoli ramiper soddisfaretante mani diversedove il frutto sarà la vita.
Solo per chi basa la vita sulla menzogna la verità è un crimine.
Ma non vedi la natura?E se la vedi, non la guardi?E se la guardi, prova ad osservarla.Non resterai arrabbiato a lungo,si scioglierà quell’espressione accigliatache tu scambi per serietà.Il tuo cuore sentirà di nuovo ciò che gli occhigli raccontano ogni giorno, ogni istante.Sentirà la descrizione delle meraviglie del mondo,quei dettagli che la mente, impegnata altrove,archivia velocemente e dimentica facilmente.Sentirà le voci di altri, i sorrisi e i sogni, anche i pianti.E si accorgerà che non è l’unico sopravvissuto,come tu gli hai fatto credere.Cammina a piedi nudi nella creazione di Diocon l’anima spoglia di qualsiasi armaturae il mondo giocherà con te,riconoscendo il bambino che sei stato.
Ho un’idea piuttosto strana della magia. La vedo nelle dure leggi della fisica, ma senza imporre alle leggi quello che so o che credo di sapere o peggio ancora quello che vorrei. La conoscenza assoluta non mi attira perché poi non c’è più spazio per l’immaginazione, che ci gira intorno cercando di dare una forma all’indistinto. Si disegna un’idea, ma nessun pensiero può cambiare quella forma, l’essere. Non chiamerei magia sottomettere una legge alle proprie aspirazioni, significa odiare la natura che non vuole assecondare i desideri tiranneggiati con la forza. Se lo facesse, non mi fiderei di questa apparenza. Una struttura non muta a casaccio sottomettendosi a chissà quale grande potere. Una formula, qualsiasi, si fonda prima di tutto sulla legge e non su un desiderio, e si svolge nel tempo, breve o lunghissima. Il risultato giusto o sbagliato dipende dallo svolgimento, e può essere solo quello che in effetti già è. Si vede quindi prima, solo se lo si vuole vedere, oppure, se si è in grado di vederlo. Mettersi a fare la guerra contro il risultato perché non piace, anzi contro la stessa legge che dice chiaramente quello che sarà e tuttavia fregandosene altamente, ha un che di nefasto. Sfidare la matematica vuol dire sfidare l’universo intero e le sue leggi, non si gioca solo contro una vita, ma proprio contro la Vita generale, e questa non è una persona, nonostante i brutali tentativi di sostituirsi ad essa.