Ida Vinella – Frasi sulla Natura
Mi perdo nel vuoto di un mare in burrasca, il cuore è pieno del suo boato, labbra che sanno di sale: un baleno di vita nell’oceano millenario dei ricordi. Sono qui.
Mi perdo nel vuoto di un mare in burrasca, il cuore è pieno del suo boato, labbra che sanno di sale: un baleno di vita nell’oceano millenario dei ricordi. Sono qui.
Un sole cocente, strade deserte coperte di crepe. Tutto è immobile come se il tempo non ricordasse più dove si trovi. Le mura hanno un che di remoto e le piante ne fanno il loro appoggio. Sembra non esserci nessuno, la maggior parte di quelli che erano qui sono partiti verso altre patrie, attraversando questo nuovo cielo. La distruzione non è arrivata quando e come ci si aspettava, è sembrata anzi avere compassione verso il suolo che ha ospitato l’uomo così a lungo, mentre il sole si consumava. Dio e gli angeli, gli dèi, creature potenti giunte dalle remote profondità dello spazio, pensavano che aggiungere energia al cosmo significava allungare e migliorare la vita dei loro protetti e di loro stessi, trasformandola in eternità, alimentando una mensa controproducente e salvandosi come creature superiori cercando di fare apparire altri come loro sembianze e natura. Ma la materia si sgretola e il respiro si fa pesante sotto il suo peso raddoppiato, eccedenza di energia dispersa da un corpo diventato maschere e note, energia grande più dell’universo a cui è stato sommato, e le dimensioni che da essi si diramano. Per questo nuove conquiste dovranno recuperare con inganni altra vita da nuove terre e civiltà al di là del mondo, prima del collasso verso il silenzio senza fine. Sopra questa terra dal tempo segnata, dal destino cambiato e dal principio duplicato, mi domando se l’amore di un padre celeste può portare alla morte e se è giustificato di fronte alla vita che su di esso si appoggia e poi si disperde. L’amore non ha bisogno di inganni, quindi l’autorità abusata porta al suo contrario, se persino un Dio per salvare il messia e una manciata di angeli facendo ricadere le loro colpe su un altro e poterli costruire con nuove abilità, ha condannato loro e se stesso insieme al suo regno solo per splendere di chiarore accecante e fatale il breve attimo di ere perdute.
Sospirando si stàcome l’onda del mare,aspettando l’estateche tarda ad arrivare,mentre il pinto dei campicon i fiori in amoreci regalano nell’ariaun profumo di viole.Leggera è la brezzadi rugiada bagnata,che ti sfiora a carezzala tua pelle velata;il tuo corpo è uno steloil mio sguardo è di solesciogli presto il tuo invernoche facciamo l’amore!
Uno spiraglio di luce è sempre meglio che il buio totale.
A volte capisco cosa sentono i fiori quando perdono i petali, quando il cuore si riveste di nebbia e si confondono le strade per un attimo.
Se potessi rinascere vorrei essere una camelia: un fiore delicato ed elegante per nulla vistoso dalle sfumature tenui e gentili. Un fiore che parla di se ogni volta che lo ammiri, che si offre generoso a chi lo riceve, che ti accarezza l’anima ogni volta che lo sfiori.
Se fossi una nave in un mare tempestoso, tu saresti la magica luce del faro che mi guida in porti sicuri.