Angela Randisi – Giornata della memoria
La voce del dolore è rimasta scolpita sulla lapide della memoria. Neanche lo scultore più bravo potrà cancellare l’orrore scritto dalla mano dell’uomo.
La voce del dolore è rimasta scolpita sulla lapide della memoria. Neanche lo scultore più bravo potrà cancellare l’orrore scritto dalla mano dell’uomo.
Chi danza scrive le note musicali nello spazio che gli appartiene e libera in ogni singolo movimento l’arte di volare come libere farfalle.
Con sorrisi rugosi i mercanti di rose cercano di conquistar l’animo delle coppie innamorate.
L’amicizia è come un quadro d’autore: più passano gli anni più viene apprezzata.
Mentre il sole riscalda i petali dei fiori una colonia di api pensa ad addolcire le nostre giornate invernali.
Voi mi chiederete: “Come ebreo, come hai potuto raccontare una barzelletta del genere in un momento come quello!”. È così che siamo sopravvissuti, queste sono le cose che ci hanno fatto andare avanti, il resto ce l’avevano preso i tedeschi, avevano costruito alti muri di filo spinato, per rinchiuderci nel ghetto, siamo stati isolati dal resto del mondo per anni, senza ricevere notizie.Quindi ci aggrappavamo alle piccole cose, una barzelletta macabra, una giornata di sole, un passaparola incoraggiante.
Quando una vibrazione musicale giunge ai margini dell’anima, si riesce ad intravedere la luce della…