Giulio Castronovo – Guerra & Pace
L’estremo limite della sofferenza si chiama pace.
L’estremo limite della sofferenza si chiama pace.
L’azzurro è il mio colore, quello che mi dà pace quando sono inquieta.
Ognuno di noi ha una battaglia da combattere in silenzio, una croce da portare sulle spalle senza lamentarsi, ogni giorno. Medita e sii gentile, con chi non conosci nemmeno la metà della sua esistenza. E anche se la gentilezza non è dovuta per forza; tu non pensare solo a te stesso/a, ma abbi comprensione e rispetto per chi ha la sofferenza nel cuore, e comprendi che, la vita è dura e molte volte ci cambia in peggio!
La guerra è padrona e regina di tutte le cose.
Molti uomini sono come la sabbia in un pugno. Più lo stringete meno ve ne rimarrà e allora, lasciate il pugno semi aperto cosi da trattenere più sabbia e lui non andrà da nessuna parte e una volta che la sabbia indurisce è risaputo diventa solida roccia.
Se un uomo è gentile con uno straniero, mostra d’essere cittadino del mondo, e il cuor suo non è un’isola, staccata dalle altre, ma un continente che le riunisce.
Notte e giorno, un dì, si sposarono. Così nacque la pace!