Francesco Iannì – Guerra & Pace
Anche il più convinto degli idealisti dovrà, infine, scendere a patti con il mondo.
Anche il più convinto degli idealisti dovrà, infine, scendere a patti con il mondo.
L’errore più comune e banale che noi tutti commettiamo è quello di rinfacciare agli altri i loro difetti, senza tener conto l’idea di valorizzare i lati positivi che possiedono.
Non si può separare la pace dalla libertà perché chi non è libero non può essere in pace.
La strada per la pace non porta né a destra né a sinistra: essa conduce nell’intimo del proprio cuore.
Fermarti e soffrire per chi non ti merita è tempo sprecato. Vai avanti, perché prima o poi incontrerai chi saprà darti valore. Si dice che, chiusa una porta, si apra un portone. E se il portone stenta ad aprirsi, tu usa la dinamite.
Cammini lento tra il sangue dei morti e le lacrime dei vivi, con l’ultima bomba ancora addosso e il fucile tra le mani. E non sarà pace quella di domani sarà solo silenzio.
Non ci sono più le donne di una volta, e neanche gli uomini di un tempo. Oggi tutti vogliamo fare tutto ciò che ci passa per la testa, ma nessuno ha la spina dorsale per farlo veramente, e diamo la colpa agli altri quando non ci riusciamo. Ci vogliamo sentire liberi di agire, ma poi abbiamo bisogno dello psicologo per capire cosa vogliamo veramente. Parliamo di più, ma non ci capiamo. Dovremmo essere più felici, ma non lo siamo.