Emanuele Parlati – Guerra & Pace
Che strano vivere lo scoppio di questo conflitto mondiale in prima persona che un giorno finirà sui libri di storia. Beh almeno su questo non dovrò studiare e potrò raccontarlo ai miei futuri figli.
Che strano vivere lo scoppio di questo conflitto mondiale in prima persona che un giorno finirà sui libri di storia. Beh almeno su questo non dovrò studiare e potrò raccontarlo ai miei futuri figli.
Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.
Non c’è pace senza giustizia.
Perché una guerra sia giusta sono necessarie tre cose: la prima, l’autorità del sovrano; la seconda, una giusta causa; la terza una giusta intenzione.
Grande distruttore l’uomo, forse indegno della vita. Consapevole della sua potenza. Incosciente dei suoi errori. E da umano cosa ci è rimasto se non chiederci se vale la pena continuare ad aspirare nuove conquiste. Oggi ancora crollano tutte quelle umane e vere emozioni. Sprofondano nella legalità della fine.
Qualcosa deve essere sempre lasciato alla sorte; nulla è certo in una battaglia che va al di là di ogni altra.
La bomba più pericolosa non è quell’atomica ma sì quell’umana. Senza di essa l’altra non esisterebbe.