Carla Santantonio – Guerra & Pace
Non fare mai l’errore di pensare chei buoni siano solo da una partee i cattivi dall’altra.
Non fare mai l’errore di pensare chei buoni siano solo da una partee i cattivi dall’altra.
Farò della mia casa una regione d’amoree rifugio, per averti militare deciderò di creare io una guerracontro tutti quelli che ti allontanano da me!
Sia maledetto il soldato che spara contro il suo stesso popolo.
Ridevano. Ma la verità è che erano giovani, e i giovani hanno un’idea vecchia della guerra. Onore, bellezza, eroismo. Come il duello tra Ettore e Aiace: i due principi che prima cercano ferocemente di uccidersi e poi si scambiano doni. Io ero troppo vecchio per credere ancora in quelle cose. Quella guerra la vincemmo con un cavallo di legno, immane, riempito di soldati. La vincemmo con l’inganno, non con la lotta a viso aperto, leale, cavalleresca. E questo a loro, ai giovani, non piacque mai. Ma io ero vecchio. Ulisse era vecchio. Noi sapevamo che vecchia era la lunga guerra che stavamo combattendo, e che un giorno l’avrebbe vinta chi sarebbe stato capace di combatterla in un modo nuovo.
Una promessa vorrei… niente più guerre fra noi.
Fare una guerra è la cosa più semplice del mondo. È quando si vuol fare la pace che cominciano i guai.
Quando imperversa la guerra per ottenere la pace bisogna combattere.