Malcolm X (Malcolm Little) – Guerra & Pace
Non si può separare la pace dalla libertà perché chi non è libero non può essere in pace.
Non si può separare la pace dalla libertà perché chi non è libero non può essere in pace.
La guerra è un conflitto che non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive.
Quando i leader parlano di pace, la gente comune sa che la guerra sta per arrivare. Quando i leader maledicono la guerra, l’ordine di mobilitazione è già firmato.
La pace è altrettanto impegnativa quanto la guerra.
Amo il futuro, perché è limpido, un foglio bianco su cui planare. Lo amo in anticipo, come una promessa, come un neonato che attende di fare la sua comparsa nel mondo. E lo sento questo futuro, e non mi spaventa, anche se ogni passo ci conduce sempre più paradossalmente verso la morte. Ma ci chiede sommesso di liberarlo di tutto il peso che si porterà addosso, asportare l’enorme neo fiorito nel concepimento, ingrossato da retaggi e cammini distorti del passato, gonfio di anni e di sbagli dell’uomo. Lasciamolo in pace questo futuro, lasciamolo respirare, libero, magari inconcludente, ma offriamogli il sacrosanto diritto di essere staccato dalle corde, quelle logore, insensate corde, intrecciate dall’umana stupidità, pronte a legarlo, a strozzarlo ancor prima del suo tempo.
Millenni di guerre tra uomini hanno decimato la popolazione mondiale. Adesso abbiamo le armi per farci fuori una volta per tutte, tutti insieme.
Un guerriero vuoto dentro avrà forse la concentrazione giusta per sconfiggere i suoi nemici fuori, quelli più deboli di lui, ma non avrà mai l’amore per riuscire a battere quei nemici che risiedono dentro sé stesso. Allora l’unica cosa che può fare se vuole vincere è aprirsi ai colori della vita e depurarli dalle false credenze, e guardare così i colori del mondo dagli occhi di Dio.