Gianluca Menegazzo – Guerra & Pace
Anche se non ci sei più o mio colonnello l’ardore dei tuoi occhi sarà sempre davanti i miei quando dovrò combattere per difendere la mia terra.
Anche se non ci sei più o mio colonnello l’ardore dei tuoi occhi sarà sempre davanti i miei quando dovrò combattere per difendere la mia terra.
Per il guerriero è questione di armi, per il lottatore invece è solo questione di palle. Palese è la differenza.
Per te che godi di quell’immenso piacere nel desiderare un mio gesto per te, mi…
La pace potrà regnare nel mondo solo quando ognuno di noi riuscirà a pregare per il bene del suo nemico.
Ogni essere umano che, per la pacificazione del proprio simile, dona se stesso con sprezzo del pericolo, è un eroe esemplare da osannare senza eccezione; ciò va fatto sempre, a prescindere dall’ideale politico o dal credo religioso cui si appartiene.
Senza la guerra non può esserci la pace.
Il gioco dei potenti del mondo gira come una trottola e quando si ferma la fanno ripartire: crisi – guerra – ripresa. Tutto questo per il loro piacere. La crisi gira e serve per impoverire le persone che chiedono prestiti alle banche che intanto ci guadagnano e fanno arricchire anche i salvadanai dei potenti, che rubano dalle borse per giocare in borsa; ma questi potenti non sono mai contenti e così devono distrarre i popoli dichiarando un giro di guerra, in cui però non combattono loro personalmente ma mandano uomini, e purtroppo ora anche donne, che credono di combattere e morire per delle giuste cause e per quelle che vengono chiamate missioni di pace; si certo… con le armi? Intanto i potenti del mondo guardano ciò che accade comodamente seduti sui loro lati migliori, finché una mattina non si alzano col piede giusto e la coscienza che gli fa male; così decidono di mettere in pausa il loro gioco per un giro di ripresa. Ma è dal cielo che arriverà la pace.