Dacia Maraini – Guerra & Pace
L’azzurro è il mio colore, quello che mi dà pace quando sono inquieta.
L’azzurro è il mio colore, quello che mi dà pace quando sono inquieta.
Al soldato di conquista ogni terra è nemica, anche la sua.
La pace è l’intervallo fra due guerre.
Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
Dire e insegnare che la guerra è un inferno e basta è una dannosa menzogna. Per quanto suoni atroce, è necessario ricordarsi che la guerra è un inferno: ma bello. Da sempre gli uomini ci si buttano come falene attratte dalla luce mortale del fuoco. Non c’è paura, o orrore di sé, che sia riuscito a tenerli lontani dalle fiamme: perché in esse sempre hanno trovato l’unico riscatto possibile dalla penombra della vita. Per questo, oggi, il compito di un vero pacifismo dovrebbe essere non tanto demonizzare all’eccesso la guerra, quanto capire che solo quando saremo capaci di un’altra bellezza potremo fare a meno di quella che la guerra da sempre ci offre. Costruire un’altra bellezza è forse l’unica strada verso una pace vera.
Chi vede come noi uomini siamo fatti e pensa che la guerra è bella o che valga più della pace è storpio di mente.
Ogni essere umano che, per la pacificazione del proprio simile, dona se stesso con sprezzo del pericolo, è un eroe esemplare da osannare senza eccezione; ciò va fatto sempre, a prescindere dall’ideale politico o dal credo religioso cui si appartiene.