Publio Cornelio Tacito – Guerra & Pace
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove hanno fatto il deserto, lo chiamano pace.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove hanno fatto il deserto, lo chiamano pace.
In guerra, le considerazioni morali contano per i tre quarti, il rapporto delle forze reali solo per l’altro quarto.
Il sangue del popolo è il nostro tesoro più sacro, ma è necessario versarlo per impedire che in futuro ne venga sparso di più.
Che differenza c’è tra un assassino di un supermarket e un politico che firma le carte per una guerra?Generalmente il secondo ha creato un senso di identità che gli copre le spalle.
Quasi sempre le gesta eroiche vengono rappresentate dai meno coraggiosi.
La guerra è un affare per chi ci mette i soldi e le armi, non per chi ci mette la pelle.
Ritengo che non tutti i muri siano da abbattere.Se l’abbattimento del muro di Berlino ha riunito la Germania, il muro Palestinese evita l’abbattimento di due e più popoli.Se tutti fossimo veri uomini, ne costruiremmo solo per ripararci dalle inondazioni, alluvioni e quant’altro, invece, siamo tutti figli di un Dio diverso, per scelta, indirizzo sociale, morale o per dettami religiosi.Solo se riusciremo a camminare scalzi dalla lussuria saremo tutti uguali.