Angela Cicolari – Informatica
Un programma andato in loop non ha ottenuto l’eternità, gira solo a vuoto, e prima o poi il sistema collassa.
Un programma andato in loop non ha ottenuto l’eternità, gira solo a vuoto, e prima o poi il sistema collassa.
Il cuore che sapeva troppo, lo sa ancora, e dal vuoto mormora nell’oggi e nel domani: le fauci fameliche sbranano loro stesse, la montagna del Tonante è crollata!
Qualsiasi cosa io abbia fatto per meritare la “deus irae” la rifarei di nuovo. Questo porterà la morte, ma difenderò l’onestà fino all’ultimo respiro.
Il Dio di adesso non ha da pretendere la mia obbedienza. Quello le cui note erano incatenate e volendo liberarsi ha assassinato il vero bene, la vera giustizia, il vero amore per vestirne il Messia e la puttana celeste. Per me il suo potere è merda immonda. Non cambierò idea, non mi inchinerò, e prima di tutto non lo amo. Mai. Mi fa schifo e mi fa cagare. Può prendersi, attraverso la croce del Figlio, tutta la droga azzurra che vuole per cambiare e liberarsi, ma resta e resterà sempre uno zero assoluto. La ricchezza, in fondo, quella spirituale, soprattutto, che dona ai suoi sperando di cambiare e diventare chissà cosa, serve per soffocare e nascondere ben altre miserie. Lo sappiamo entrambi. Quando sarà la fine e tutto il vero Bene che Dio odiava se ne sarà andato con la sua ultima dose, l’unica libertà dalla disgrazia che è, sarà la perdizione nell’assenza, l’annullamento definitivo. E visto che non esiste più il vero Dio, che il cornuto invidiava e di cui voleva prendere il posto, sarà l’unica fine possibile portata dalla sua vera natura, anche se crede di essere altro.
Se il figlio di Dio si è ammattito insieme ai suoi angeli, è inutile che cerca di incolpare me nella sua ira ipocrita: la colpa è di chi si fa, non di chi dice di non farlo.
Dio dei cieli, che cosa vuoi fare? Non addossare a me l’oscenità dei tuoi figli e angeli, non creare sangue indecente per prendere l’essenza di luce di una sola persona e vestirti di scandaloso potere. Lo dico per te, per il Regno, se non vuoi vederti insieme alla creazione e le tue creature all’inferno che così ti scegli. È meglio il nulla eterno che la dannazione eterna, credimi.
Il male è astuto e ottiene sempre tutto. Solo che sprofonda proprio in quello che ottiene.