Isaac Asimov – Informatica
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza.
Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza.
The net isn’t a directed graph. It’s not a tree. It’s a single point labeled G connected to 10 billion destination pages.La rete non è un grafo non orientato. Non è un albero. È un singolo nodo etichettato G connesso a 10 miliardi di pagine di destinazione.
I mangiatori di Quiche portano i loro soldi in banca. Il vero programmatore li mette nell’hard disk.
I pixel. Chimera di contemporaneità, attentato ai sensi e all’intelligenza del creare, succedanei di vita reale, figura di un avaro baratto freudiano: sicurezza al posto di felicità.
Un doppio problema ai due adorati Macintosh (la Apple, come l’Inter, è una fede che ti mette alla prova) …
Sono convinto che l’informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire come è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli – almeno potenzialmente – tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un Dio. Su piccola scala.
Nella vita, a differenza degli scacchi, il gioco continua dopo lo scacco matto.