Roberto Bandiera – Informatica
L’immondizia si bufferizza e si butta alla fine dell’ora.
L’immondizia si bufferizza e si butta alla fine dell’ora.
Per essere assunti dalla Microsoft occorre avere una casella di posta.Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft.L’addetto del dipartimento del personale gli fa fare un test (scopare il pavimento), poi lo intervista e alla fine gli dice: “Sei assunto, dammi il tuo indirizzo E-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare”.L’uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, né tantomeno la posta elettronica.Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo E-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.L’uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10$ in tasca.Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di pomodori.Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l’operazione altre 3 volte si ritrova con 160$.A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera, parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale.In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d’occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne.Nel giro di 5 anni il tipo è il proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia.Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l’assicuratore gli chiede l’indirizzo E-mail per mandargli la proposta, lui risponde che non ha il computer né l’E-mail.”Curioso – osserva l’assicuratore – avete costruito un impero e non avete una E-mail. Immaginate cosa sarebbe diventato se avesse avuto un computer!”L’uomo riflette e risponde: “Sarei l’uomo delle pulizie della Microsoft!”
Ieri mattina ho perso ben due ore a pulire quattro o cinque seppie. Alla fine, mentre mi lavavo le mani, mi sono sorpreso a pensare che sarebbe stato meglio evitare le seppie a getto d’inchiostro e comprare quelle laser. Poi sono uscito dall’appartamento per fare due passi e nell’ascensore, dopo aver premuto il pulsante del piano, ho cercato il tasto “invio”, senza trovarlo, naturalmente. Così, ho deciso di tenere spento il computer per qualche giorno per disintossicarmi. Questa roba l’ho scritta a manina, con la biro. Ma un paio di volte ho cercato il comando “salva”.
I computer sanno contare solo da 0 ad 1. Il resto è illusione.
La curiosità, la voglia di sapere, le stimola il libro, internet permette di approfondire ciò che abbiamo preso da un libro, questo chi è passato dal nulla ad internet, forse non lo può capire.
Internet sta diventando un cervello artificiale, e noi, siamo i neuroni.
I computer sono stupidi perchè non sanno fare domande.