Gianfranco Fini – Ipse dixit
Prosperini si vergogni e si dimetta. Di dirigenti come lui la destra italiana non sa che farsene.
Prosperini si vergogni e si dimetta. Di dirigenti come lui la destra italiana non sa che farsene.
Sto benissimo, sono gagliardo come un ventenne.
La mia vita è una dieta. Il mio peso dovrebbe essere attorno ai 60 chili, 42 di taglia. Se scendo a 59 chili mi casca la faccia. Se salgo a 63 chili in tv sembro una balena. Il mio problema è il sedere. E poi i vestiti.
Facebook non è ancora stato acquistato da Mediaset, quindi i dati sono veri.
Mi sveglio a mente serena, contemplo il divenir prosastico d’una natura imberbe sprofondando come di consueto in un greve prolasso analitico.
Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
O Cesare o nulla.