Guido Ceronetti – Ipse dixit
Come può una gravida leggere un giornale quotidiano senza abortire subito?
Come può una gravida leggere un giornale quotidiano senza abortire subito?
Credo nella saggezza degli americani.
Benedetto Croce diceva che fino all’età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore.
Come tutti i medici ricchi, Freud era maniaco di collezionismo. La casa in Berggasse era piena di terracotte e bronzetti antichi. Lo studio dove faceva stendere i pazieniti formicolava di questi pezzi da collezione. L’effetto doveva essere deprimente.
…La sua bellezza esuberante e il suo sentire ingenuo agivano ognuno per conto proprio. Le pareva di essere una bambina inserita in un gioco di adulti, e che non le appartenesse. Ma il fisico prorompente urlava più forte della dolce ingenuità, recitava di una donna spregiudicata, opulenta, scandalosamente esuberante. Quanto forte era il contrasto tra quel corpo e il suo sentire. L’unica emozione fisica che conoscesse era quella strana tensione del ventre, palese denuncia di attrazione erotica, quando le piaceva qualcuno.
Il discorso sull’odio ci può stare. Ma dalle nostre parti la questione è diversa: nessuno odia Berlusconi, al massimo ci sta sui coglioni.
Oggi un uomo che legga ad alta voce versi o testi spirituali, in solitudine, passa per squilibrato.