Philip K. Dick – Ipse dixit
Io sono un occhio.
Io sono un occhio.
I figli delle star di Hollywood sono cresciuti ignorando la differenza fra recitazione e la vita reale, perciò sono i migliori attori del mondo.
Se Hitler fosse vivo e vedesse tutti i programmi tv cupi e noiosi sulla Shoah e sentisse tutti i pianti e i lamenti degli ebrei sarebbe felice. L’unica cosa con la quale possiamo umiliare i gerarchi nazisti, che sono ancora vivi in Sudamerica, e farli imbestialire, è mostrar loro che siamo vivi, che non ci hanno distrutti, che il nostro umorismo non è stato cancellato dalle loro barbarie.
Good and bad, I defined these terms quite clear, no doubt, somehow. Ah, but I was so much older then, I’m younger than that now.Bene e male, ho definito questi termini abbastanza chiaramente, senza dubbio, in qualche modo. Ah, ma ero così vecchio allora, adesso sono più giovane.
Solo dopo il terremoto il mondo scopre il Paese dove muore di stenti un bambino su tre.
Non cederei al compromesso e non l’ho fatto. Epocali le mie scenate. Spacco tutto. E non mi pento.
Quello dell’architetto è un mestiere antico come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare. Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. Ad un certo punto, l’uomo, insoddisfatto dei rifugi offerti dalla natura, è diventato architetto.